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Questo volume raccoglie due lunghe conversazioni fra Javier Marías ed Elide Pittarello, autrice di numerosi scritti e interventi sull'opera dello scrittore spagnolo. La prima di queste conversazioni risale al maggio del 2004, e ha avuto all'epoca un'edizione spagnola; la seconda, del giugno 2009, è stata realizzata appositamente per questo volume, con aggiornamenti di carattere biografico e letterario, e soprattutto rivolgendo un'attenzione particolare ai rapporti di Marías con l'Italia, un paese al quale è sempre stato molto legato - "un paese che invidiavamo", ricorda lo scrittore - e del quale segue con amarezza non disgiunta da sorpresa quello che pare essere un autentico declino politico e civile. Sono conversazioni fra due amici di lunga data, e se è vero, come scrive la stessa Pittarello nella prefazione, che "una frequentazione di molti anni genera non solo confidenza ma anche pudore", è altrettanto vero che difficilmente in caso diverso si sarebbe potuto avere un dialogo a tutto campo così ricco e vario come quello che qui presentiamo, nel quale Marías parla della sua infanzia, dei suoi genitori, degli amici scrittori e non, dei libri suoi e di libri altrui, del fantasmatico Regno di Redonda che lo vede sul trono con il nome di re Xavier I, e di tante altre cose legate alla sua vita e alla sua scrittura.